Non c'è cura senza cuore

 

Ernia del disco e lombosciatalgia

La discopatia e la lombosciatalgia sono due frequentissime patologie della colonna vertebrale che possono insorgere improvvisamente nella vita di ogni individuo e portarsi dietro un lungo periodo di inabilità e dolore da indurre nello sconforto e disperazione non soltanto il paziente ma l'intera famiglia.

L'irrefrenabile bisogno di trovare una rapida risoluzione del problema, spinge i molti a commettere tutta una serie di errori valutativi che finirranno col far prendere le scelte sbagliate e talvolta dannose irreparabilmente.

Il paziente inizia a navigare su internet per provare a capire la causa del suo dolore e commette il primo errore: si autofurmula una diagnosi!

Forte delle sue convinzioni, inizia a consultare amici, parenti e colleghi e decide di eseguire radiografie e risonanza magnetica che finiranno col far apparire ad occhi inesperti, un problema di apocalittiche dimensioni.

Il dolore da un lato ed il responso della risonanza magnetica sono responsabili di un secondo errore: il paziente decide di consultare come primo specialista il neurochirurgo.

 

Cosa è importante trasmettere ai pazienti affetti da discopatia e lombosciatalgia?

In primo, che oggi tutta la comunità scientifica è concorde nel ritenere che soltanto una minutissima parte di pazienti affetti da ernia discale è candidata all'intervento chirurgico.

In secondo, che il dolore sebbene intenso e persistente non costituisce indicazione alla soluzione chirurgica.

Terzo, nessuna manipolazione chiropratica o osteopatica può, ne mai potrà far rientrare l'ernia; tuttaltro incaute manovre potrebbero provocare un'ulteriore fuoriuscita del materiale discale erniato.

Quarto, bisogna seguire un percorso terapeutico multimodale, ossia fatto dall'utilizzo combinato di farmaci, terapie fisiche e riabilitazione posturale, associato al rivisitare lo stile di vita e rimuovere eventuali fattori aggravanti quali l'eccesso di peso corporeo o pratiche sportive gravanti sulla colonna.

Per ultimo, nei casi refrattari a tali trattamenti, può essere utile il ricorso a terapie antalgiche mini-invasive quali la procedure epidurali antalgiche selettive o in alcuni casi selezionati su soggetti giovani le discolisi con radiofrequenze.

 

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